Il 17 ottobre 2020 si è tenuta a Calenzano (FI) l’Assemblea Nazionale della Confederazione Italiana Campeggiatori, un appuntamento che si ripete almeno una volta all’anno per l’approvazione del bilancio e che per una serie di ragioni quest’anno ha assunto un valore molto particolare.
Innanzitutto perché dopo un’estate che sembrava avesse allontanato o perlomeno attenuato la pandemia, il problema è riesploso con nuova forza, facendo riemergere vecchie paure oltre che la proposizione di collaudati schemi di allontanamento sociale quale drastica ancorchè unica soluzione possibile per contenere la diffusione dei contagi; organizzare in un momento come questo una assemblea con partecipanti provenienti da varie parti d’Italia è compito a dir poco arduo, ma alcune cose vanno necessariamente fatte entro i tempi stabiliti dalla legge.
Per questo presidente, segretario, componenti il consiglio e revisori, presidenti e delegati delle federazioni regionali, sfidando qualche prudenziale logica di sicurezza ma nel pieno rispetto delle regole, si sono riuniti nella sede nazionale per segnare uno dei momenti probabilmente più importanti della storia di Confedercampeggio negli ultimi anni, che oltre ad adeguarla alle recenti riforme del cosiddetto ”Terzo Settore” ne disegneranno il volto per il prossimo futuro.
E’ stato infatti approvato in presenza di un notaio il nuovo statuto ed il regolamento generale collegato, che oltre a ridefinire scopi e compiti della Confederazione in un contesto di associazionismo riformato dal Decreto legislativo 3 luglio 2017 n. 117 di attuazione della legge n. 106/2016, ha ridisegnato i rapporti al suo interno confermando le associazioni e i club quali indispensabili baluardi per una forte presenza sui territori e le federazioni regionali quali soggetti di raccordo con gli organi nazionali, le federazioni potranno per la prima volta avere soci diretti in un numero massimo di dieci quale requisito indispensabile per richiedere a loro volta l’iscrizione nei registri APS.
Altro punto di svolta è rappresentato dal bilancio nazionale, che approvato all’unanimità dei presenti (analogamente a statuto e regolamento) è risultato per la prima volta dopo tanti anni e anche se di misura in attivo, quale frutto di una oculata gestione.
Pur nella consapevolezza del difficile momento attuale per il nostro Paese che inevitabilmente si estende a tutti i settori, occorre guardare avanti con fiducia e impegnarsi per uscirne fuori. Confedercampeggio ha cercato in questo periodo di mantenere costantemente i contatti tra organi centrali e federali e tra questi con associazioni e club, ragionando su problemi e possibili soluzioni come una grande famiglia. Le decisioni assunte nella recente assemblea nazionale, frutto di questo costante lavoro di confronto e di raccordo, con l’impegno di tutti, potranno ridare a questa organizzazione il vigore e lo splendore che l’hanno resa grande, la storia ci insegna che proprio dai momenti difficili si può rinascere più forti di prima.
In periodo di piena pandemia, con la crisi dell’intero comparto turistico e il costante fiorire di concorrenti organizzazioni alcune delle quali nascono e si propongono ogni giorno sui “social” come la panacea per tutti problemi pur senza offrire nulla, in una mattina di un sabato di ottobre, ai partecipanti all’assemblea nazionale venuti da ogni parte d’Italia consapevoli di dover correre qualche rischio pur di aiutare questa insostituibile organizzazione a guardare fiduciosa al futuro, il sole apparso su Calenzano e sulla Confederazione Italiana Campeggiatori è sembrato più splendente che mai.
Confederazione Italiana Campeggiatori