Quest’anno per le vacanze di agosto abbiamo scelto un viaggio in Polonia. Volevamo conoscere un paese che ha avuto una storia, a dir poco, travagliata, al centro di guerre nel corso di secoli, spesso tolta dalle carte geografiche, perché spartita tra gli stati confinanti, e sempre risorta, sino ad essere, alla fine del secolo scorso, uno degli attori principali nella dissoluzione dell’impero sovietico. Oggi fa parte dell’Unione Europea. Nel corso del viaggio, sia all’andata sia al ritorno, siamo passati per la Germania, e parleremo anche dei centri visitati in questo paese.

Iniziamo a Dresda, troviamo posto al Camping Mokritz in Boderitzerstrasse 3001217 Dresden tel. +49 351 4715250 GPS N 51.014387 E 13.748108. La soluzione è ottima per visitare la città, con fermata bus urbano davanti al campeggio.

Dresda è detta anche la Firenze sull’Elba per le numerose opere architettoniche barocche, i musei e le pinacoteche, ma è anche città dinamica che offre numerosi interessi ai giovani. La città si divide in Altstadt e Neustadt. Nella Altstadt (città vecchia) si trovano gli edifici più importanti, il Castello Zwinger, la Pinacoteca Gemäldegalerie, il Residenzschloss, l’Opera, la Cattedrale cattolica Hofkirche, la Dresdner Frauenkirche. Attraversando il ponte Augustusbrüke si arriva nella Neustadt, nella zona numerosi negozi particolari, bar e ristoranti. Una visita alla Pfund Molkerei è d’obbligo, si tratta di una latteria storica, dove oltre a comprare i prodotti, si può pranzare nel ristorante, si trova in Bautzner Straße 79.

Senza spostare il camper, si può raggiungere Meißen, la città della porcellana, prendendo dalla stazione centrale il treno S1.  Passeggiando per il centro storico potrete ammirare case borghesi, di origine medievale, dai tipici tetti in mattoni rossi. Il Duomo costruito a partire dal ‘200 è in forme gotiche, nel campanile della Frauenkirche si trova un carillon tutto in porcellana, in alto il Castello di Albrechtsburg, tardogotico, domina la città. Una visita al museo della porcellana può concludere la visita.

Ci spostiamo a Potsdam, da dove partiremo anche per vedere Berlino. Per sostare utilizziamo Campingpark Sanssouci, An der Pirschheide 41 D-14471 Potsdam. GPS 52°21’42” 13°0’25” Tel. +49 331 9510988.

La visita di Potsdam, non può escludere il Castello e i Giardini di Sanssouci e Cecilienhof. In quest’ultimo si tenne, alla fine del secondo conflitto mondiale, la conferenza di Potsdam tra le potenze vincitrici della guerra. Andando o tornando dal palazzo, si potrà fare un giro del centro storico. Per raggiungere Potsdam e Berlino dal campeggio, si può utilizzare la navetta, oppure la bici, per arrivare alla fermata del tram, che vi porterà in centro, dove, con altri mezzi, potrete raggiungere comodamente Berlino. Sui mezzi pubblici si può trasportare la bicicletta. Informazioni e biglietti alla reception del campeggio.

Berlino è una delle grandi capitali europee, non è possibile, in questo breve testo, fornire una guida per la visita. Numerose guide stampate vi daranno tutto l’occorrente per organizzare una visita, in internet troverete tutte le notizie utili, tra le infinite possibilità, suggerisco www.visitberlin.de/it

 

Lasciamo Potsdam per avvicinarsi alla Polonia, il primo paese che incontriamo è Łeba, sul Mar Baltico, prima visitiamo le Dune di Sabbia, utilizzando, per raggiungerle, il servizio di navetta con veicoli elettrici. Rientriamo in paese e sostiamo al Camping 51 Leśny in Brzozowa 16A tel. +48 598662811 GPS N 54.762322 E 17.566253. Facciamo un giro per il paese, si tratta di un grande centro per vacanze balneari, molto frequentato e con molti locali di tutti i generi.

 

Da Łeba ci portiamo sino a Hel, percorrendo una lunga penisola protesa sul mare. Durante il percorso attraversiamo numerosi paesi, i luoghi sono affollati di campeggi, il vento favorisce la pratica del Kite Surfing. Hel, da installazione militare, si è trasformata in un ben attrezzato centro balneare.

Nella stessa giornata ci spostiamo a Danzica, dove sostiamo nel campeggio” Stogi” Via Wydmy 9 80656 Gdamsk GPS N 54.370176 E 18.729801, discreto, a 100 m tram numero 8 o  13 per il centro, (tiket per il tram in campeggio). Vicino al campeggio zona balneare bella spiaggia con tutti i servizi. La visita della città deve almeno comprendere: Zlota Brama (la Porta d’oro) e la Ulica Dluga, la via più importante della città, il Ratusz Gɬơwnego Miasta, la Basilica di Santa Maria (Kosciol Mariacki), la Chiesa dell’Assunzione, la Ulica MariackaStare Miasto la città vecchia, il Vecchio mulino, l’edificio della Posta dove il 1° settembre 1939, i polacchi opposero una forte resistenza all’esercito tedesco, all’inizio la 2° guerra mondiale. Infine ricordo il Museo della Solidarietà Europea, nei cantieri navali che furono il teatro della rivolta di Solidarność. Durante il soggiorno a Danzica, abbiamo preso il treno per andare a Sopot, bel luogo di vileggiatura estiva dalla fine dell’800, noto per un lungo molo sul mare.

 

Partiamo per Szymbark incuriositi dalla Casa Capovolta, strana costruzione, dove tutto è capovolto, forse per indicare che nulla è scontato, oppure che il mondo non va nel verso giusto. Arrivati sul posto abbiamo trovato un parco naturale, con un’area dedicata alla storia polacca: Seconda Guerra Mondiale, Montecassino, deportazioni in URSS, emigrazione in Canada e altro ancora.

 

Quindi ci spostiamo a Malbork, per visitare il Castello, la più grande costruzione difensiva in mattoni d’Europa, restaurato con cura e rispetto, dopo le distruzioni del secondo conflitto mondiale. Per dormire troviamo posto nel Camping Elblag a Elbląg GPS N 54.153691 E 19.393778.

 Arriviamo, infine, a Varsavia, nel Camping Wok, ul. Odrębna 16, 04-867 Warszawa, Tel: +48226127951 e-mail: wok@campingwok.warszawa.pl GPS N 52.178055 E 21.147125. il camping è collegato al centro con bus e tram, informazioni e pianta città alla reception.

 Varsavia è una città moderna che porta su di sé le cicatrici di una lunga storia di invasioni, dominazioni straniere e insurrezioni sanguinose, l’ultima delle quali, nel 1944, non ha lasciato pietra su pietra nel centro storico sulla riva sinistra della Vistola. La ricostruzione avvenuta del dopoguerra, fu eseguita in base alle foto d’archivio e alle tele di Bernardo Bellotto. Di seguito le architetture, i musei e le strade da vedere. Il Palazzo della Cultura e della Scienza, alto alla sua sommità 230m, fu donato da Stalin alla Polonia socialista e venne edificato tra il 1952 e il 1955, nel suo interno sono in funzione, caffè cinema, due teatri, una libreria e una sala congressi. Stare Misto, la Città Vecchia, raccolta intorno al suo Rynek, è delimitata dalla scarpata sulla Vistola a est dalla cerchia delle mura gotiche a ovest: qui attraverso il barbacane (XVI secolo) si esce nella città nuova. Il Castello Reale, realizzato fra XIV e XVIII secolo e ricostruito, dopo le distruzioni del 1944, nel periodo 1971-88: gli ambienti più fastosi sono gli appartamenti reali, la sala del Trono e lo splendido salone di Ballo; ma il suo angolo più noto è forse il vestibolo dei Senatori o sala del Canaletto, dove sono raccolte 22 vedute di Varsavia di Bernardo Bellotto. A sud ovest del castello, tra il secolo XVIII e XIX, le famiglie nobili si fecero costruire sontuosi palazzi, il più imponente è il palazzo Zamoyski, settecentesco. Il Museo Jana PautaII, ricco di collezioni di pittura europea, è dono di Giovanni Paolo II. Strada Reale parte da Plac Zamkowy, dove svetta la colonna con la statua del re Sigismondo Augusto. La grandiosa arteria lunga 4 Km, che unisce il castello reale con la residenza estiva di Lazienki, è costituita dalla sequenza della Krakowskie Przedmiescie, dell’ulica Nowi Swiat e delle aleje Ujazdowskie. Tra i palazzi e le chiese che la fiancheggiano specie nel primo tratto, il più monumentale, ricordiamo i neoclassici palazzi Radwill, Tyszkiewicz e Kazimierzowski (questi ultimi due fanno parte dell’università) e la chiesa della Santa Croce, il cui interno barocco custodisce come una reliquia un’urna con il cuore di Chopin. Una visita doverosa va fatta al Ghetto, o meglio, all’area dove sorgeva il Ghetto.  Li furono concentrati, morirono di stenti e furono deportati 500.000 ebrei. Durante l’insurrezione il Ghetto fu completament distrutto dai nazisti. Decentrata, ma raggiungibile con bus urbano, la residenza di campagna dei re polacchi di Wilanów, bellissimo palazzo barocco con splendidi giardini.

 Partiamo da Varsavia e andiamo a Częstochowa, dove visitiamo il Santuario della Madonna di Jasna Góra, principale monumento della città, che custodisce l’icona della Madonna Nera. Parcheggiamo il camper ai piedi della collina su cui sorge il santuario (GPS N 50.816257 E 19.095945) e proseguiamo a piedi.

 Ci trasferiamo, quindi, a Oświęcim, luogo noto in tutto il mondo con il nome tragico di Auschwitz, percorriamo attoniti i viali sui quali si affacciano le baracche dove soffrirono e morirono 70.000 persone. Tutti i paesi di origine delle vittime hanno allestito, in uno degli edifici, un percorso con foto, oggetti, pannelli esplicativi, per ricordare i connazionali rinchiusi nel campo. Purtroppo manca quello italiano, era presente al Blocco 21 dal 1980, ma il Governo Polacco lo aveva chiuso dal 2011, perché “artistico” e non “storico documentale”. Più realisticamente, non erano graditi i riferimenti al comunismo (foto di Gramsci e falce e martello) e all’Armata Rossa, che, peraltro liberò il campo. Nel 2015 è stato definitivamente smantellato.
All’esterno del campo è possibile sostare e pernottare nel camper in parcheggio GPS N 50.028113 E 19.199128. Il giorno successivo ci spostiamo nel campo di Birkenau, poco lontano (GPS N 50.0344 E 19.181265), questo era un campo di sterminio, qui furono uccisi più di 1.100.000 esseri umani. Il luogo è meno affollato di Auschiwitz, in questa vastità silente, la vista dei binari dove si fermavano i treni per scaricare i prigionieri, i forni, la fossa dove si sotterravano le ceneri dei morti, lasciano un segno drammatico e indelebile nel visitatore.

 

Decidiamo di visitare il paese natale di Papa Wojtyła, andiamo a Wadowice. La casa dove è nato si può visitare, prenotando in anticipo. Accanto alla casa museo si trova la Basilica.

Arriviamo a Wieliczka per visitare  le Miniere di Sale. Sono tra le più antiche miniere di sale del mondo, attive dal XIII secolo al 1996. La miniera è profonda 327 metri e si estende per  300 km, dei quali si visita solo una minima parte (3,5 km). Nella visita guidata scopriremo statue di figure storiche e religiose, scolpite dal minatori direttamente nel sale. Anche i lampadari sono ricavati dal sale. Ci sono, inoltre, laghi sotterranei, saloni e cappelle. Si può sostare e pernottare in uno degli innumerevoli parcheggi che circondano la miniera.

Cracovia sostiamo nel Camping Clepardia n.103 in ul. Pachońskiego 28 A31-223 Kraków mail:clepardia@gmail.com.

Cracovia, è una città universitaria, sede dell’Università Jagellonica la cui fondazione risale al 1364 ed è una delle più antiche d’Europa. E’ stata la capitale politica e culturale della Polonia, a quel periodo, risale la struttura monumentale con la sua notevole armonia architettonica. La visita della città inizia dalla Piazza del Mercato (Rynek Glowny), il cuore della città, la piazza medioevale più grande d’Europa. Da vedere il Sukiennice ospitato nell’edificio ad arcate, dove già nel XII secolo, si teneva un mercato coperto, di stoffe e di panni. La costruzione si compone di due piani: al piano superiore sono visitabili alcune sale del Museo Nazionale. Sulla piazza sorge anche il Duomo Chiesa di Santa Maria “Kościół Mariacki”, risale al XIII secolo, ma distrutta dai Tartari, venne riedificata in forme gotiche, l’aspetto attuale è frutto di continue modifiche apportate sino all’inizio del ‘900; all’altare polittico quattrocentesco di Veit Stoss.Il percorso della “Strada Reale”, che attraversa scenari tipici della vecchia Cracovia, prende avvio da Plac Matejki, attraversa il gotico Barbacane, la via Grodzka, per arrivare alla Altura di Wawel. Il Castello Reale domina dall’alto del Wawel la Vistola, il fiume funge da linea di demarcazione tra i quartieri nuovi e vecchi della città. La costruzione risale all’anno 1000. Numerose le sale reali decorate con preziosi arazzi, opera di vari Maestri fiamminghi, ammirevole è la “Sala dei Senatori” che presenta una particolare decorazione al soffitto. Nelle vicinanze vi è la Cattedrale sul Wawel, nel cui interno vi è il Panteon polacco, dove riposano numerosi Re e varie personalità nazionali. Un interesse particolare merita la Cappella di Sigismondo in stile rinascimentale. Nel complesso del castello, nel periodo della nostra visita, era possibile ammirare la Dama dell’Ermellino di Leonardo da Vinci, che abitualmente si trova al Museo Czartoryski attualmente chiuso per restauri.

Contiunuando il nostro viaggio, arriviamo a Breslavia (Wroclaw), in Aleja Ignacego Padwskiego 35ere 516-12 Wroclaw GPS N 51.11775, E 17.09075nel Camping Olimpijski nr. 117. Il campeggio è malandato, ma molto comodo per raggiungere il centro col tram a pochi metri dall’ingresso. Breslavia visitiamo la piazza del Mercato (Rynek Starego Miasta) del XIII secolo, di dimensioni imponenti (208 x 175 m), costituisce il cuore della città. Notevoli i Palazzi Jas e Malgosia, il più piccolo, in stile rinascimentale, è Jas; il più grande, in stile barocco, è Malgosia. La Porta Barocca che li collega dà accesso alla monumentale chiesa gotica di Santa Elisabetta. Il Ratusz (Municipio), sorge al centro della piazza ed è una delle costruzioni medievali più belle d’Europa. Ha il tetto diviso in tre parti, una facciata riccamente decorata ed un orologio del 1580. Gli interni ospitano il Museo Storico. Nei fondi un tipico ristorante polacco, il Piwnica Swidnicka che ricrea l’atmosfera di un castello medievale. Ostrow Tumski, antica isola sul fiume Oder, oggi unita alla terraferma, è la parte più antica di Wroclaw. Una volta qui c’era una fortificazione, più tardi un castello, ed oggi la Cattedrale di San Giovanni (Katedra Sw. Jana) La Cattedrale di San Giovanni Battista con le due caratteristiche torri fu costruita nel XIII e XIV secolo e divenne la prima costruzione interamente barocca in Polonia. All’interno si trova la cappella barocca di Santa Elisabetta. La torre panoramica permette ai turisti di guardare i dintorni da 56 metri d’altezza. L’Isola Piasek, vi si accede attraverso il Ponte Piaskowy, il più antico di Wroclaw. Vicino al ponte si trova l’edificio barocco della Biblioteca Universitaria, sulla parte estrema dell’Isola un Mulino del XVII-XVIII secolo. La chiesa di S. Egidio è la chiesa più antica della città, costruita in stile romanico nella prima metà del XIII secolo. Nelle vicinanze si trova il Museo Arcidiocesano con interessanti opere di arte sacra.

 Prima di lasciare la Polonia visitiamo le chiese di legno di Świdnica e Jawor, si tratta di chiese protestanti, costruite dopo la pace di Westfalia (1648), che pose fine alla Guerra dei trent’anni. L’accordo prevedeva la costruzione di alcune chiese evangeliche e luterane, nella cattolica Polonia, purché fossero costruite solo in legno e senza l’uso di chiodi. Tali vincoli volevano far sì che avessero vita breve, ma per fortuna, sono giunte sino a noi, e vale veramente la pena di ammirare queste inusuali architetture, oggi patrimonio dell’Unesco.

Il confine con la Germania non è lontano, dopo una sosta notturna in autostrada, arriviamo a Bayreuth, sostiamo nel parcheggio riservato ai camper in Grünewaldstrasse GPS N 49.94523 E 11.59315. E’ comodo per raggiungere il centro, a piedi o in bicicletta.

Bayreuth è senza dubbio la “città di Wagner”, grazie all’annuale Festival ospitato nella Festspielhaus tra luglio e agosto, interamente dedicato a Richard Wagne. A Bayreuth si trova la Villa Wahnfried, residenza del compositore, oggi ospita il Richard Wagner Museum, nel giardino sono sepolti vicini Richard e la moglie Cosima. Nel centro storico la Maximilianstraße e la bella fontana del Nettuno, l’Altes Schloß, costruito a cavallo tra ‘500 e ‘600, la Schloßkirche, il monumentale Neue Schloß, e l’attrazione in assoluto più bella della città : il Markgräfliches Opernhaus, uno dei teatri più belli d’Europa nonché patrimonio dell’Unesco. Fatto costruire, su progetto dell’architetto  Giuseppe Galli Bibiena, dalla margravia Guglielmina, sorella del re di Prussia Federico II il Grande, fu inaugurato nel 1748. Attualmente è chiuso per un restauro generale.

 Percorriamo, sulla via del ritorno, un tratto della Strada Romantica, arriviamo a Dinkelsbühl. Parcheggiamo non lontano dal centro storico e visitiamo la cttà antica. La medievale cinta muraria, con le sue 16 torri e 4 porte, è rimasta completamente intatta. Nel centro storico si trovano numerose e ben conservate case a graticcio, la chiesa di St. Georg, tardo gotica  è considerata una delle più belle della Germania meridionale. Si può vedere il Weinmarkt, lo Schranne, l’antico magazzino dei viveri e il castello barocco dell’Ordine Teutonico.

 Proseguiamo per Nördlingen situata in un enorme cratere formatosi milioni di anni fa per la caduta di un meteorite. Anche qui la chiesa principale, tardo gotica, è dedicata a St. Georg. Altri edifici degni di nota, medievali o rinascimentali, sono la Tanzhaus (Casa dei festeggiamenti), il Rathaus (Municipio), il Weinmarkt, delle belle case borghesi, a graticcio e il Magazzino del sale. Se volete conoscere la storia della città, dovete visitare lo Stadtmauermuseum.

Sostiamo nell’area Kaiserwiese nell’Innerer Ring GPS N 48.85525 E 10.48345.

 Passiamo ancora per Harburg,  suggestivo borgo lungo il fiume Wörnitz, caratterizzato da una fitta rete di case medievali a traliccio ed edifici barocchi a timpano. Meritano una visita la chiesa protestante di St. Barbara (1612), il Rathaus e la Marktplatz. Noi, per limiti di tempo, abbiamo visitato solo il Burg, la fortezza che domina la cittadina dalla collina. Il Burg è stato edificato tra l’XI e il XII secolo dai conti di Oettingen e nel 1731 è passato alla Casata degli Oettingen-Wallerstein, ancora oggi proprietari del castello. Abbiamo parcheggiato comodamente nei pressi del castello GPS N 48.783161 E 10.686368.

 Facciamo anche una breve sosta a Rain, cittadina alla confluenza del Lech col Danubio, il centro storico è piacevole, ma senza particolari da segnalare.

Ultima tappa a Memmingen, sostiamo nell’Area attrezzata Stadtpark Neue Welt in Colmarer Strasse, GPS N 47.99539 E 10.18250.

 La città vanta un’antica e gloriosa storia: da piccolo centro abitato in epoca tardo romana si trasforma in Libera Città Imperiale, titolo che manterrà fino all’inizio dell’Ottocento. Nel 1525, durante “La Guerra dei Contadini” i contadini di Memmingen stilarono una dichiarazione dei diritti in 12 articoli. Tra i monumenti abbiamo la Marktplatz, cuore della città vecchia. Qui si affacciano il Rathaus, un edificio del 1589 con una elegante facciata di fine ‘700, e la Steuerhaus (casa delle tasse), abbellita da affreschi di gusto rococò. L’edificio più interessante di Memmingen è la Siebendächerhaus (casa dei sette tetti), antica casa eretta ad inizio ‘600. Le chiese principali sono St. Martin, eretta alla fine del ‘400 e abbellita con linee barocche nel ‘700, e la Frauenkirche, edificata tra il XII e il XV secolo.